Glaucoma cure e pressione oculare a 20

Che cos’è il Glaucoma?

Per glaucoma si intende un gruppo di condizioni oculari caratterizzate da un aumento della PRESSIONE INTRAOCULARE, una escavazione della papilla ottica e una riduzione del campo visivo.
Il glaucoma è una malattia ereditaria, perciò figli di pazienti glaucomatosi devono controllare la pressione oculare ogni anno anche in assenza di sintomi.
L’occhio può essere paragonato ad una struttura chiusa, che non comunica con l’esterno e come tutte le strutture chiuse ha una sua ben definita pressione interna così come il corpo umano ha una sua pressione arteriosa. Oscillazioni verso il rialzo determinano danni alle strutture oculari. Normalmente la pressione oculare può oscillare da 14 mmhg a 18 mmhg, valori superiori a 20 mmhg possono essere sospetti.
La parte più sensibile dell’occhio che viene danneggiata dalla pressione oculare elevata è il NERVO OTTICO, struttura nervosa che collega l’occhio al cervello.
Il nervo ottico è composto da milioni di FIBRE NERVOSE, che vengono danneggiate dalla pressione oculare elevata, che può addirittura farle morire e una volta morte queste fibre non si rigenerano, quindi il campo visivo e l’acuità visiva rimarranno compromessi per sempre.

Quali sono gli strumenti che diagnosticano il glaucoma?

La pressione oculare può essere misurata velocemente in ambulatorio, previa installazione di una goccia anestetica, l’occhio deve essere toccato leggermente con uno speciale apparecchio chiamato TONOMETRO e la misurazione è indolore.
Generalmente anche se la pressione è elevata, non si sente alcun disturbo, ma solo una pesantezza al bulbo oculare. Nel caso in cui vi sia una sensazione di dolore significa che la pressione oculare è salita in modo molto elevato, e allora si parla di attacco di glaucoma acuto.
Un altro esame in grado di diagnosticare il glaucoma è il CAMPO VISIVO, una volta si eseguiva solo quello manuale, oggi esiste la possibilità di esami campimetrici automatizzati.
È un esame non invasivo, che richiede da parte del paziente una concentrazione per circa un’ora.
Vengono proiettate delle spie luminose e il paziente deve rilevarle schiacciando un pulsante sonoro.
Questo esame può essere ripetuto nel tempo e dalla comparazione di questi esami si può capire l’evoluzione della malattia.
Un recentissimo esame è il GDx – analisi delle fibre del nervo ottico – il quale esegue una scansione laser della testa del nervo ottico, ne analizza le dimensioni, misurando lo spessore dello strato delle fibre nervose che lo compongono. Indispensabile nella diagnosi precoce di glaucoma e nel valutare i risultati della terapia in successivi controlli.

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